Ricette con Scamorza
La scamorza è un formaggio a pasta semifilata tipico delle regioni del Sud, che per la sua consistenza e sapore ben si adatta alla realizzazione di numerose ricette. Conosciamo le sue caratteristiche.
Scamorza, proprietà principali
La scamorza è un formaggio a pasta semi cruda in parte filata realizzata utilizzando latte di mucca (di bufala solo in alcune varietà campane). Per produrla è necessario riscaldare il latte crudo o pastorizzato a 35°C e aggiungere fermenti lattici e caglio; la cagliata che si ottiene si taglia quindi a listarelle e si immerge in acqua ad altissima temperatura, processo che permette di farla filare e darle la tipica forma che ricorda una sfera schiacciata; può quindi essere messa in commercio dopo una breve stagionatura. Oltre alla versione classica esiste anche quella affumicata, esposta per una decina di minuti al fumo prodotto da paglia umida bruciata. Il peso raggiunge i 500 g, la pasta bianca è simile a quella della mozzarella ma dalla consistenza più elastica, il colore della scorza è più o meno scuro a seconda della stagionatura. Il gusto ricorda il latte, è dolce e delicato. La scamorza è un tipico prodotto agroalimentare del Sud, riconosciuto come tradizionale nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia e Calabria. Può essere consumata da sola, con pane e salumi, per condire la pizza napoletana, soprattutto quella con la cipolla rossa, oppure per insaporire torte salate e piatti di pasta al forno.
Scamorza, valori nutrizionali
La scamorza fornisce 334 calorie ogni 100 g. Contiene quantità pressoché identiche di proteine e grassi, di cui una parte di colesterolo. Tra le vitamine ricordiamo la A e la E, mentre tra i sali minerali sono ben rappresentati il calcio e fosforo, ma anche ferro.
Scamorza, benefici e controindicazioni
La scamorza è un alimento altamente energetico, adatto agli sportivi, ai bambini, agli adolescenti e alle donne in gravidanza e allattamento, ma anche agli anziani. Serve infatti a rinforzare le ossa, a contrastare la decalcificazione e il rischio di contrarre malattie degenerative dello scheletro. Se è consigliata per i diabetici, è da evitare in caso di sovrappeso e colesterolo alto.