Ricette con Salsa di ostriche
Insaporisce le pietanze e, talvolta, si sostituisce al sale: scopriamo di più sulla salsa di ostriche e come si ottiene dai molluschi.
Salsa di ostriche, caratteristiche principali
La salsa di ostriche deriva dalla cottura dei molluschi ed è utilizzata per insaporire le pietanze. Nella sua variante più diffusa, si prepara con zucchero, sale e acqua addensata con l’aggiunta di amido di mais. Il colore di questa salsa è generalmente scuro, poiché viene ottenuta tramite un processo di caramellizzazione. È tipica del Sud-Est asiatico. Il suo sapore è ricco ed equilibrato, trovando applicazione in numerose ricette a base di verdure, tofu, pesce e pollo. Contiene naturalmente glutammato di sodio, ma non è raro che, nel processo di produzione industriale, si scelga di inserirne una percentuale. Si aggiunge a primi e secondi piatti, come nel caso del riso fritto e delle scaloppe di salmone in salsa di ostriche, in particolare nei piatti dal sapore orientale come i noodles allo zenzero con verdure.
Salsa di ostriche, valori nutrizionali
L’apporto energetico legato alla salsa di ostriche è legato principalmente alla quantità di carboidrati che sono presenti nel prodotto finale. Sono infatti 11 grammi su un etto di prodotto, che contiene nel complesso 51 kcal. Sono presenti anche altri elementi come il potassio e il sodio, oltre ad altri sali minerali e vitamine del gruppo B.
Salsa di ostriche, benefici e controindicazioni
I benefici della salsa di ostriche derivano dalla quantità di sali minerali che sono presenti in 100 grammi di prodotto. Il potassio è quello che incide maggiormente sulla conta dei principi benefici, in particolare il potassio che aiuta a mantenere in salute il nostro cervello. Ha naturalmente poche calorie e può essere una valida sostituta del sale, che invece non è indicato nelle diete dei soggetti affetti da ipertensione. Inoltre, ha un discreto contenuto di proteine mentre non è indicata in caso di ipercolesterolemia. Inoltre, dovrebbe essere evitata in caso di difficoltà nella digestione e nelle donne in gravidanza.