Ricette con Sale

Con il termine sale in genere si intende il cloruro di sodio, l’esaltatore di sapidità più usato in cucina nonché ingrediente fondamentale nella conservazione degli alimenti grazie al potere disidratante che impedisce la formazione di batteri e muffe. Oltre al comunissimo sale bianco – grosso o fino che sia – sono diverse le tipologie in commercio, suddivise in due gruppi principali: il sale da estrazione mineraria e il sale da evaporazione solare.

Tra quelle che appartengono alla prima categoria ricordiamo il salgemma, noto come sale rosa dell’Himalaya, il sale nero indiano e il sale blu persiano, mentre tra quelli della seconda ci sono il fior di sale, estremamente friabile, non raffinato e molto profumato, quello delle saline di Trapani, molto sapido, quello più dolce di Cervia e quello di Marsala, con un gusto decisamente intenso; tra le varietà estere abbiamo invece l’inglese di Maldon, a piccole scaglie croccanti, quello nero delle Hawaii con una leggera nota di affumicatura, il rosso delle Hawaii e l’Australian Murray River Salt, con la sfumatura tipica dell’albicocca dovuta alla presenza di carotene. Esistono infine varietà di sale destinate a diete particolari, come quelli addizionati con iodio, quelli ipoclorati (con ioduro di potassio) e iposodici, che eliminano il cloruro di sodio.

Da ricordare anche che il sale è un alimento che bisogna assumere con estrema cautela, tenendo in considerazione che è già presente nella maggior parte dei cibi: un consumo eccessivo provoca danni cardiaci, ritenzione di liquidi e disturbi renali, fino ad arrivare a tumori allo stomaco e rischio di osteoporosi, in particolare per le donne, a causa dell’aumentata perdita di calcio con le urine.