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Ricette con Rigaglie di pollo

Le origini delle rigaglie di pollo sono antichissime e, ancora oggi, sono utilizzate per la preparazione di piatti molto speciali della tradizione italiana. Scopriamo insieme quali sono le caratteristiche delle rigaglie di pollo e come sono usate nelle ricette della tradizione

Rigaglie di pollo, caratteristiche principali

Ricercate e molto speciali, le rigaglie di pollo comprendono tutti gli scarti della gallina e quindi uova non nate, cuore, fegato, cresta, stomaco, ventriglio e bargigli. Il termine deriva dal latino regalia e letteralmente significa cosa degna di un re. Nella tradizione culinaria moderna, sono poco diffuse ma comunque presenti in alcuni piatti tipici, come le fettuccine alla romana, il sartù di riso e le lasagne verdi incassettate. Il sapore delle rigaglie è molto intenso e destinato ai palati più raffinati.

Come vi abbiamo spiegato, con la definizione rigaglie di pollo si intende tutto l’insieme degli elementi di scarto della gallina (o del piccione). Per essere utilizzati in cucina, si tritano finemente e si usano per preparare i più speciali ragù della tradizione culinaria italiana. Sono diffuse nell’Italia centrale e fanno parte di pietanze con una lunga storia alle spalle come i vincisgrassi nelle Marche. Per affrontare un sugo a base di rigaglie, bisogna essere preparati: il loro sapore è infatti molto diverso da quello dei piatti ai quali siamo abituati, ma sono essenziali per la buona realizzazione delle pietanze che le richiedono.

Rigaglie di pollo, valori nutrizionali

L’apporto energetico delle rigaglie di pollo è dato principalmente dalle proteine che contengono, che arrivano fino al 60% del totale per un etto di prodotto. È invece basso il tenore di carboidrati, circa il 6%, per un totale di kcal che si aggira intorno alle 124 kcal.

Rigaglie di pollo, benefici e controindicazioni

Nonostante siano indispensabili per la preparazione di alcuni piatti, non sono indicate nelle diete per il controllo delle malattie del metabolismo e in quelle dimagranti. Da tenere presente, inoltre, è la quantità di colesterolo contenuta, che potrebbe diventare problematica per coloro che soffrono di ipercolesterolemia. Come per tutti i tipi di interiora, il loro consumo dovrebbe essere limitato a poche porzioni e sporadiche.

  1. fettuccine alla romana
  2. Sartu di riso
  3. Lasagne verdi incassettate
  4. Krupnik
  5. Bigoli coi rovinassi
  6. Parmigiana di carciofi bianca
  7. Sformato di spinaci al forno

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