Ricette con Rabarbaro
Il rabarbaro è un ortaggio utilizzato principalmente per preparare torte dolci o salate, ma anche per realizzare marmellate dal gusto molto particolare. Conosciamo meglio le sue caratteristiche.
Rabarbaro, proprietà principali
Il rabarbaro è una pianta perenne a carattere erbaceo di cui si consumano i piccioli fogliari carnosi corrispondenti al picciolo, impiegati soprattutto nella preparazione di torte salate, dolci, marmellate, caramelle, tisane, liquori e amari. Le foglie possono essere utilizzate in sostituzione agli spinaci, ma in piccole dosi visto il contenuto di acido ossalico. Esistono circa 60 specie di rabarbaro, anche se la più pregiata è quella cinese, impiegata soprattutto in fitoterapia. Conosciuto in Cina già dal 2700 a.C., si è poi diffuso nel resto dell’Asia, in Inghilterra e successivamente in tutta Europa, dove si è adattato facilmente al clima e ai terreni.
Rabarbaro, valori nutrizionali
Il rabarbaro fornisce 22 calorie ogni 100 g. Contiene perlopiù acqua e una parte di carboidrati. Tra le vitamine sono presenti la C, la K, la J, la luteina e il betacarotene, mentre tra i sali minerali ricordiamo buone quantità di potassio, calcio, fosforo e magnesio.
Rabarbaro, benefici e controindicazioni
Il rabarbaro è un potente regolatore delle funzioni digestive, depura il fegato ed è un leggero lassativo, cosa che ne sconsiglia un uso troppo frequente. Inoltre è noto per le proprietà antinfiammatorie, antibatteriche e antimicotiche. Tuttavia se ne sconsiglia l’uso alle donne in gravidanza e in allattamento, ai bambini fino ai 2 anni di età, a chi soffre di appendicite, ulcera gastrica e malattie infiammatorie intestinali, problemi epatici e calcoli renali.