Ricette con Punta di petto di manzo
Ideale per la preparazione del brodo, la punta di petto di manzo è uno dei tagli più utilizzati nella nostra cucina proprio per le sue caratteristiche speciali.
Punta di petto di manzo, caratteristiche principali
La punta di petto di manzo è un taglio secondario della carne bovina ed è impiegata, in prevalenza, nella preparazione del brodo. La carne è infatti piuttosto dura e il grasso visibile particolarmente accentuato: per queste caratteristiche, è quindi ideale per questo scopo. Insieme al fiocco di petto, che viene chiamato più semplicemente petto, è situato nella parte anteriore dell’animale ed è vicino al taglio reale, alla spalla e alla zampa anteriore. È inoltre composta da due gruppi muscolari: i pettorali profondi (Pectorales profundi) e i pettorali superficiali (Pectorales superficiales).
Stiamo parlando di un taglio di seconda categoria, quindi di una parte muscolare magra. La parte di grasso è visibile e non interna, perciò può essere rimossa facilmente. In Italia, si usa per preparare brodi di ottima qualità oppure per il macinato fresco. Inoltre, può essere isolata dalle parti adiacenti per ricavarne delle bistecche, da cucinare alla pizzaiola. Tuttavia, quest’impiego è poco diffuso poiché si tratta del muscolo più duro dell’intero animale, dunque necessita di cotture lunghe e a fuoco dolce. Si presta anche alle cotture in umido ma, in questo caso, vanno considerate le condizioni dell’animale di provenienza per assicurarsi che il risultato sia ottimale.
Punta di petto di manzo, valori nutrizionali
Come abbiamo già spiegato, la punta di petto di manzo è uno dei tagli più magri del bovino. Il suo apporto energetico è indipendente dalle caratteristiche dell’animale e ha un contenuto di grasso variabile dal 4 al 7%. La densità calorica è invece intorno alle 100-120 kcal per ogni etto di carne.
Punta di petto di manzo, benefici e controindicazioni
Ha un alto contenuto di proteine e un basso contenuto di calorie. Inoltre, è una buona fonte di ferro e di vitamina PP, nota anche come niacina. Per il modesto contenuto lipidico, è indicata per le diete dimagranti anche se i suoi valori nutrizionali possono variare a seconda del taglio, dell’età e dei metodi di allevamento della bestia dalla quale proviene. Il suo consumo non è consigliato in caso di gotta e calcolosi renale.