Ricette con Porto bianco
Il Porto bianco è un vino tipico del Portogallo, dalla forte componente liquorosa che lo rende dolciastro e perfetto per un fine pasto o un dopocena goloso. Sempre più diffuso a livello internazionale, merita di essere gustato ma responsabilmente
Il Porto bianco, ma ne esiste anche una versione rossa, è un liquore a base d’uva che viene prodotto principalmente a Porto – da qui il nome. È una città tipica del Portogallo, molto conosciuta proprio per questa sua particolarità. Le uve sono provenienti dalla regione di Douro.
Porto bianco, le caratteristiche
Le particolarità del Porto bianco, ma anche della versione a base di uve scure, è il clima in cui matura la materia prima e la fermentazione incompleta. Questa infatti viene fermata a una fase iniziale, viene “mutizzata” attraverso l’aggiunta di alcol vinico che si ottiene dalla distillazione del vino con una gradazione di circa il 77%. È questo processo che dona il gusto tipicamente dolce a questa bevanda.
La varietà bianca, che si ottiene solo da alcune varietà di uva bianca per l’appunto, si lascia invecchiare in botti di legno di quercia di oltre 20mila litri. Si tratta di un vino giovane e fruttato. Esistono diversi toni di dolcezza che danno vita a una sorta di classificazione: i bianchi secchi, i semi-secchi e i dolci. Il Porto bianco, giallo pallido quando è giovane, è destinato a scurire con il tempo sino al giallo dorato e castano.
Porto bianco, i valori nutrizionali
Ogni 100 grammi di prodotto, contiene 160 kcal e 669 kJ. Nello specifico la suddivisione è la seguente: il 5% di carboidrati; la stessa quantità di potassio; il 9% di zuccheri; lo 0,2 g di proteine e lo 0,02% di sale (quindi praticamente inesistenti). Al di là dal gusto sopraffino, che si sposa con tante ricette, quindi non ci sono dei veri e propri valori nutrizionali di cui tenere conto. È opportuno berlo responsabilmente.
Porto bianco, i benefici e le controindicazioni
Inoltre l’uva per il vino rosso – al di là delle varietà che sono differenti – viene fatta fermentare con tutta la buccia, mentre quella per il bianco ne viene privata. I composti vegetali presenti, come i tannini e il resveratrolo, fanno sì che il rosso sia più nutriente del bianco, che comunque ha il pregio di essere meno calorico. Il Porto bianco, ma vale per qualsiasi tipo di vino e di bevanda alcolica, non ha dei veri e propri benefici, al di là del fatto di godersi un nettare dal gusto delizioso. Per questo motivo l’OMS – l’Organizzazione Mondiale della Sanità – raccomanda di non berne più di 300 ml di vino alcolico al 12% al giorno. Le quantità eccessive possono provocare danni agli organi, uno fra tutti il fegato, e causare dipendenza che porta all’alcolismo: una vera e propria malattia. La moderazione è la chiave.