Ricette con Pesce di mare
Specie che vivono nelle acque salate e negli oceani, i pesci di mare sono generalmente più saporiti di quelli di acqua dolce per la salinità maggiore e il tipo di alimentazione. Ecco quali sono
Pesce di mare, proprietà principali
Il pesce di mare è una specie acquatica vertebrata, dotata di branchie, scaglie e pinne. Esistono tantissime specie di pesci, oltre 32 mila, classificabili in base a diversi criteri: i principali sono habitat e struttura. Il pesce è uno degli alimenti fondamentali dell’alimentazione umana. Il pesce che vive in acqua salata, è quello maggiormente amato in cucina, ed è principalmente usato in primi piatti di pasta o risotti, ma anche fritture e altri secondi piatti. Possono chiamarsi pesci di mare: acciuga, aringa, branzino, cefalo, gallinella, merluzzo, orata, passera, pesce spada, razza, rombo, sardina, scorfano, sgombro, sogliola, tonno, triglia. Diversi ancora sono i pesci di acqua dolce, quali carpa, luccio, pesce gatto, persico e la trota. Inoltre, c’è una categoria ibrida, definita come i pesci d’ acqua mista: anguilla, salmone e storione. Tra i pesci di mare più conosciuti e consumati c’è l’orata, mentre il branzino e la cernia sono i più pregiati.
Pesce di mare, valori nutrizionali
Le calorie variano a seconda della specie ittica, oscillando dalle 96 calorie per 100 grammi di acciughe alle 170 calorie per 100 grammi di sgombro. Da un punto di vista nutrizionale hanno delle eccellenti qualità come l’alto contenuto di Omega 3 e un basso contenuto di grassi. Contengono buone quantità di vitamina A, vitamine del gruppo B e vitamina D. I sali minerali presenti nei prodotti della pesca sono il calcio, il fosforo e lo iodio.
Pesce di mare, benefici e controindicazioni
I prodotti della pesca, come la carne e le uova, fanno parte del gruppo di alimenti che fornisce proteine a elevato valore biologico, circa il 15-20%. È una eccellente fonte di proteine, ricca di omega 3 e di acidi grassi a catena lunga che supporta lo sviluppo neurologico, previene l’insorgere di arterosclerosi e altre patologie cardiovascolari. L’ideale sarebbe consumare, almeno una volta a settimana, una porzione di quelli definito “pesci grassi”, come aringhe e sgombri.