Ricette con Pasta di tamarindo
Deriva dal frutto della pianta di tamarindo e trova spazio nei migliori piatti a base di pesce e di carne: scopriamo cos'è la pasta di tamarindo.
Pasta di tamarindo, caratteristiche principali
La pasta di tamarindo è una salsa agrodolce che si ricava dalla polpa del frutto. Si presenta densa e di colore scuro, perfetta per glassare o per aggiungere sapore. È molto diffusa in Asia, principalmente in Thailandia, e in America Latina. Per le sue caratteristiche, si usa per arricchire zuppe di verdure ma trova applicazione anche in quelle realizzate con frutti di mare e con pesci carnosi come la rana pescatrice. Questo tipi di zuppe possono essere usati per il condimento del riso in bianco ma anche per arricchire delle ottime zuppe di legumi. Inoltre, si usa anche come intingolo per i fritti e per la cottura al salto di pesci, gamberi o pollo. Entra anche nella ricetta del Pad Thai. In Messico, il suo uso si amplia e trova spazio nei piatti salati e dolci.
Pasta di tamarindo, valori nutrizionali
L’apporto energetico fornito dalla pasta di tamarindo risulta piuttosto consistente per la presenza degli zuccheri, che ammontano a circa 36,7 grammi per un etto di prodotto. Sono presenti, in tracce, anche i grassi e le proteine. Le kcal sono 171 per 100 grammi di pasta di tamarindo.
Pasta di tamarindo, benefici e controindicazioni
I benefici della salsa di tamarindo sono legati a quelli del frutto dell’albero tropicale (Tamarindus indica), che appartiene alla famiglia delle leguminose. La pianta è originaria dell’Africa Orientale e dell’India, ma è diffusa in tutta l’America Latina. Questo frutto ha proprietà antinfiammatorie, si usa per contrastare la febbre e per risolvere i problemi digestivi e i problemi gastrici. Ha anche dei blandi effetti lassativi. Non sono presenti controindicazioni, se si fa eccezione per la grande quantità di zuccheri presente che potrebbe rappresentare in problema in caso di diabete e di patologie legate al metabolismo. Non si può quindi consumare in caso di regimi alimentari strutturati per il controllo di determinati disturbi.