Ricette con Papaccelle
La papaccella napoletana, anche nota come pupacchiella, è una deliziosa verdura che si gusta tutto l'anno, fresca in insalata di rinforzo o arrostita.
La papaccella è un peperone molto amato in Campania che presenta una polpa carnosa e molto saporita. Viene utilizzato per le conserve, sottaceto o sottolio, ma anche fresco per via del suo sapore dolce, leggermente acido e fresco. Oltre ad essere una verdura molto salutare, il suo gusto inconfondibile ricco si combina alla perfezione con la semplicità: basta saltarle in padella, arrostirle oppure gustarle nella versione delle papaccelle ripiene con il classico mix di tonno alici, olive, mollica di pane, uvetta, pinoli e capperi. Dà poi il meglio di sé nella tradizionale ricetta natalizia di Napoli dell’insalata di rinforzo.
Papaccelle, proprietà principali
Riconoscere le papaccelle è facile: la loro dimensione non supera mai gli 8-10 centimetri di diametro, e i suoi colori sono vibranti, dal verde intenso al giallo sole e al rosso vinato. Dotato di bacche piccole, leggermente schiacciate e costolute, è il sapore dolce e mai piccante a renderlo un ingrediente davvero unico. Potresti conoscerle con il nome di papaccelle napoletane, papaccelle ricce, chiochiere o pupacchielle per via della loro forma tozza e schiacciata. Si coltiva da marzo fino ai primi di novembre, e viene rigorosamente raccolta a mano.
Papaccelle, valori nutrizionali
Le papaccelle hanno un basso contenuto calorico, pari a circa 31 kcal per 100 grammi di prodotto consumato fresco. Sono ricche di vitamine come la A e la C, ma anche sali minerali quali fosforo, magnesio, potassio, ferro e calcio.
Papaccelle, benefici e controindicazioni
La pappacella, in quanto peperone, è un vero e proprio concentrato di vitamine, e se consumato fresco nell’ottica di un’alimentazione sana, è l’ingrediente perfetto per la prevenzione dei radicali liberi. La sua percentuale di fibre lo rende un ottimo alimento funzionale al controllo del peso, regalando un piacevole senso di sazietà quando consumato. La buccia, costituita in parte da cellulosa, può risultare un po’ indigesta.