Ricette con Pangrattato
Il pangrattato è un prodotto derivato dalla macinatura del pane molto usato nella cucina italiana, sia per gratinare, che per impanare e poi friggere. Scopriamo insieme le sue caratteristiche.
Pangrattato, proprietà principali
Il pangrattato si ottiene dalla pestatura o dalla macinatura del pane, generalmente di quello secco o raffermo, oppure di grissini o fette biscottate. Tra le varietà le più comuni sono la bianca e la bionda. La prima si ottiene dalla macinatura della mollica di pane, passata al setaccio e grattugiata. La seconda deriva dalla macinatura della crosta e di una minima percentuale di mollica. A differenza della tipologia bianca, che deve essere consumata subito, quest’ultima si conserva in barattoli ermetici fino a un anno, ma non in frigorifero. A questi prodotti è possibile aggiungere anche delle erbe aromatiche. Si tratta di un prodotto largamente utilizzato in cucina nella preparazione di svariate ricette che prevedono gratinature, fritture e panature.
Pangrattato, valori nutrizionali
Essendo un derivato del pane, il pangrattato ne condivide caratteristiche organolettiche e nutrizionali. Tendenzialmente 100 g contengono 270 calorie, che possono variare a seconda del pane utilizzato per produrlo. Contiene perlopiù carboidrati, soprattutto amido, a fronte di quantitativi minori di proteine, fibre e lipidi. Assente il colesterolo. Tra le vitamine sono ben rappresentate quelle del gruppo B, mentre tra i sali minerali ricordiamo buone quantità di sodio, fosforo e calcio, in minima parte ferro.
Domande frequenti
Il pangrattato fresco si conserva per un paio di settimane al massimo; tuttavia, spesso riporta una data di scadenza su cui poter far affidamento. Invece, il pangrattato secco si può conservare in un luogo fresco ed asciutto anche per un anno intero.