Ricette con Luppolo
Alla base della preparazione della birra e ricco di proprietà, il luppolo è un ingrediente ottimo per realizzare moltissime ricette
Il luppolo (Humulus lupulus) è un pianta che appartiene alla famiglia delle Cannabaceae. Si tratta di un ingrediente perfetto per preparare tante ricette, utile contro lo stress e il mal di testa, ma anche la digestione, il benessere di capelli e pelle.
Luppolo, proprietà principali
Il luppolo è un alimento antico, utilizzato in passato dai popoli nordici non solo per produrre la birra, ma anche per via delle spiccate proprietà e dei numerosi principi attivi. I fiori sono raggruppati in pannocchie, conosciuti per la produzione della birra, una bevanda consumata in tutto il mondo. Il sapore è amaro, con un aroma e un retrogusto particolari. Agisce sul sistema nervoso come blando sedativo, ottimo per contrastare mal di testa, insonnia, gastrite e reflussi gastrici. Migliora il lavoro della digestione e in passato veniva sfruttato dalle donne per lenire i disturbi causati dalla menopausa. Questo uso storico ha fatto entrare il luppolo nel Formulario Galenico Nazionale in miscela con diverse altre erbe per preparare tisane ad uso calmante e sedativo.
Luppolo, valori nutrizionali
In 100 grammi di luppolo di trovano circa 15 kcal.
Luppolo, benefici e controindicazioni
La pianta del luppolo, contrariamente a ciò che pensano tanti, non viene utilizzata solamente per preparare la birra. Fra le proprietà di questo ingrediente la più importante è quella sedativa. Non a caso è un ottimo prodotto per realizzare tisane calmanti (spesso insieme a melissa o valeriana) e per contrastare stati di stress, ansia, nervosismo e insonnia. Nonostante ciò questo alimento possiede anche delle controindicazioni. I suoi principi attivi infatti non sono indicati per le donne incinta. Possono inoltre interagire negativamente sull’assunzione di farmaci a base ormonale e psicofarmaci. Il luppolo infine è sconsigliabile nel caso di assunzione di barbiturici: l’effetto ipnoinduttore e sedativo infatti rischierebbe di aumentare la durata del sonno.