Ricette con Liquore Strega
Il liquore Strega è una bevanda alcolica dalle antiche origini italiane: scopriamo le sue caratteristiche e le proprietà nutrizionali.
Liquore Strega, proprietà principali
Il liquore Strega ha una storia molto affascinante che affonda le radici intorno alla metà dell’Ottocento. Nel 1860 la famiglia Alberti di Benevento inventa questo liquore chiamato in modo molto particolare. Il nome Strega deriva infatti da un’antica leggenda longobarda secondo la quale Benevento era il ritrovo di tutte le streghe del mondo. La ricetta originaria del liquore Strega prevede l’utilizzo di circa 70 erbe aromatiche e spezie. Tra gli ingredienti più noti troviamo finocchio, ginepro, cannella, menta e zafferano. Quest’ultimo è l’ingrediente che conferisce alla bevanda il tipico colore giallo. Il liquore Strega ha un gusto dolce e intenso: può essere utilizzato per dolci o cocktail, oppure bevuto liscio o con ghiaccio. È ottimo anche aggiunto al gelato o ad una macedonia.
Liquore Strega, valori nutrizionali
Il liquore Strega, al pari di altri liquori, ha un contenuto calorico considerevole, pari a circa 300 kcal per 100 grammi di prodotto. Si tratta di un apporto energetico fornito in larga parte dall’alcol ed in misura meno marcata dai carboidrati, presenti nel liquore Strega in virtù degli zuccheri utilizzati nel procedimento di realizzazione. Sia da un punto di vista vitaminico che da un punto di vista minerale, il profilo di questa bevanda è abbastanza povero. Tuttavia è possibile trovare tracce di alcuni sali minerali come potassio, ferro e sodio.
Liquore Strega, benefici e controindicazioni
Il liquore Strega, assunto a fine pasto e in dosi moderate, è un ottimo digestivo, oltre ad appagare il palato grazie al suo gusto gradevole. In generale un consumo molto attento di alcol può apportare benefici all’organismo: oltre ad aiutare la digestione si riscontra un’azione di contrasto a patologie di natura cardiovascolare. Chiaramente, nel caso di un consumo troppo elevato, si rischiano fenomeni di dipendenza, oltre a danni al fegato (cirrosi epatica), al sistema nervoso e al cuore. È poi assolutamente sconsigliato anche ai giovanissimi e alle donne in gravidanza o in allattamento.