Ricette con Liquore all'anice

Portare in tavola un liquore all’anice, alla fine di ogni pasto, vuol dire regalare ai commensali un’esperienza di gusto molto gratificante per il palato e per i sensi. Si tratta in fatti di una delle bevande spiritose più apprezzate e consumate sulle tavole del nostro Paese, e non solo. Il motivo è presto detto: è tutto merito dell’aroma inconfondibile e unico che viene conferito al liquore dal suo ingrediente principale: l’anice appunto. Scopriamo insieme le caratteristiche di questa bevanda e i suoi usi in cucina.

Liquore all’anice, proprietà principali

Perfetto come digestivo rinfrescate a fine di ogni pasto, strategico per la preparazione di ricette dolci e salate: il liquore all’anice è l’assoluto protagonista della nostra cucina. Può essere realizzato in casa con i semi di anice, oppure acquistato in qualsiasi supermercato. Il suo sapore è inconfondibile: balsamico, delicato e dolciastro, il liquore all’anice piace praticamente a tutti, e per queste sue caratteristiche trova un perfetto impiego nella pasticceria.

Liquore all’anice, valori nutrizionali

100 ml di liquore all’anice corrispondono a 345 calorie. Un’apporto calorico piuttosto elevato che, come è immaginabile, è dovuto alla presenza di zuccheri e alcol, necessari alla preparazione della bibita.

Liquore all’anice, usi in cucina

Come dicevamo, il liquore all’anice può essere portato in tavola come digestivo dissetante e rinfrescante, se servito con cubetti di ghiaccio, oppure può essere utilizzato per aromatizzare dolci, pasticcini e anche secondi piatti a base di carne come la tradizione europea vuole. La fama del liquore all’anice è conosciuta in tutto il mondo, motivo per il quale ci sono diversi liquori e digestivi preparati proprio con l’anice. Tra questi c’è il Pastis, il liquore francese tra i più conosciuti al mondo, l’Anisette e il greco ouzo. Anche l’Italia ha subito il fascino del liquore all’anice commercializzando due dei prodotti più amati del settore: la Sambuca e il Mistrà.