Ricette con Lampascioni
Il lampascione è un bulbo dal gusto amarognolo molto diffuso nella cucina tradizionale del Sud Italia, ricco di proprietà benefiche per l'organismo. Conosciamo meglio le sue caratteristiche.
Lampascioni, proprietà principali
Il lampascione è una pianta dai fiori violacei che sbocciano a primavera e durano fino all’estate, che fornisce piccoli bulbi dal sapore leggermente amarostico e dalla forma simile a quella delle cipolle, anche se è imparentato con l’aglio. Viene coltivato soprattutto nel Sud dell’Italia e cresce anche in modo spontaneo in Puglia e in Basilicata, nonostante sia molto consumato anche in Calabria e in Abruzzo. Il periodo di raccolta va dall’estate all’autunno. Prima dell’utilizzo è bene bollirlo e metterli in ammollo in acqua fredda affinché perda l’eccesso di amaro, avendo cura di maneggiarlo il meno possibile per evitare si anneriscano le mani. In genere si consumano aggiunti nelle frittate o nelle insalate, ma anche fritti, previa una breve lessatura.
Lampascioni, valori nutrizionali
I lampascioni forniscono 37 calorie ogni 100 g. Contengono perlopiù acqua e carboidrati, e una minima parte di proteine e grassi. Tra i sali minerali ricordiamo buone quantità di potassio, fosforo, ferro, rame, magnesio e manganese.
Lampascioni, benefici e controindicazioni
Il lampascione svolge abbassa la pressione sanguigna e previene la formazione di trombi. Come le foglie del fico d’India, a contatto con l’acqua produce una sostanza rinfrescante ed emolliente per il nostro sistema digerente e infatti funziona come un delicato lassativo. Inoltre è noto per le proprietà diuretiche, antinfiammatorie e antimicrobiche, utili anche a prevenire problemi al sistema respiratorio. Infine, strofinato sulla pelle, allevia acne e secchezza cutanea. Da evitare se si soffre di problemi di fegato, reni e ulcera. Se consumato in eccesso può favorire il meteorismo e agire da purgante.
Domande frequenti
I lampascioni freschi possono essere conservati in frigorifero per due giorni al massimo. Nel caso si voglia prolungare la loro conservazione, si consiglia di metterli sott'olio o sott'aceto.