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Ricette con Kuzu

È il miglior alleato del benessere dell'organismo, ma è anche un prezioso ingrediente in cucina. Scopriamo usi e caratteristiche del kuzu. Kuzu: cos'è e come si usa in cucina

Il kuzu è sostanzialmente un amido ricavato dalla radice della pianta denominata Pueraria Japonica. Lo troviamo in commercio sia a pezzi che in polvere e può essere impiegato per la preparazione di zuppe, minestre o dolci vari. Le sue proprietà anti infiammatorie naturali lo rendono un ingrediente particolarmente apprezzato e diffuso anche in Italia. Le origini della pianta sono giapponesi, ma la sua coltivazione è diffusa in tutta l’oriente.

Kuzu, proprietà principali

La consistenza del kuzu è molto simile a quella della fecola di patate, del resto si tratta di un amico presente nelle radici della pianta da cui è estratto. Tuttavia, nella sua versione originale, è meno polveroso degli altri amidi e si presenta in grumi più o meno grandi. Può essere sciolto nell’acqua oppure in altri liquidi, e viene utilizzato come addensante nelle preparazioni. È particolarmente apprezzato e utilizzato per i valori e le proprietà nutrizionali.

Kuzu, valori nutrizionali

Il kuzu è conosciuto soprattutto per le proprietà anti infiammatorie e gastroprotettive. Si tratta di un ingrediente particolarmente amico del nostro intestino in quanto è capace ad assorbire i succhi gastrici. Può contrastare l’insorgere di patologie a carico dello stomaco e contribuisce a tenere a bada l’acidità. Oltre a queste proprietà, il kuzu è celebre anche per essere un energizzante: sono molte le persone che lo assumano proprio durante i cambi stagione o nei periodi più faticosi.

Kuzu, usi in cucina

Anche se il kuzu è conosciuto soprattutto come rimedio naturale per tutte le proprietà che naturalmente gli appartengono, con gli anni è diventato anche un ottimo alleato in cucina. Grazie alle sue caratteristiche di addensante, infatti, è molto apprezzato nella preparazione di zuppe e risotti, ma è altresì impiegato per realizzare budini e salse. È un’ottima alternativa all’agar agar perché rende il risultato finale meno gelatinoso e più morbido e cremoso. Può essere anche utilizzato per creare gelatine di frutta e vellutate di verdura.

  1. Zuppa di porri alle erbe
  2. Zuppa di zucchine

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