Ricette con Granchio
Il granchio è un crostaceo originario della Cina poi diffuso e consumato in tutto il mondo, sia fresco che sotto forma di surimi. Conosciamo meglio le sue caratteristiche.
Granchio, proprietà principali
Il granchio è il nome generico di varie specie di crostacei appartenenti all’ordine dei decapodi, animali con dieci zampe. Originario della Cina, il granchio si è poi diffuso prima nell’Europa settentrionale e poi nel resto del mondo. Il periodo migliore per degustarlo va da ottobre a novembre, ossia durante la fase riproduttiva. Ne esistono moltissime specie che differiscono tra loro per l’habitat in cui vivono e le abitudini alimentari. Per cucinarlo – conviene acquistarlo vivo – è bene sciacquarlo e bollirlo per 5-6 minuti in modo da procedere con l’eliminazione delle chele frontali, le branchie, i polmoni, la sacca dello stomaco e anche le “dita di morto”. Si procede poi con la cottura vera e propria per consumarne esclusivamente la polpa, che deve essere raccolta dal guscio con un apposito coltellino ed estratta dalle chele rotte con uno schiaccianoci. Discorso a parte per la polpa del granchio, che si conserva anche per un anno.
Granchio, valori nutrizionali
Il granchio fornisce 84 calorie ogni 100 g. Contengono perlopiù proteine, e una minima parte di grassi, tra cui omega-3 e colesteroloa. Tra le vitamine sono ben rappresentate quelle del gruppo B e la C, mentre tra i sali minerali ricordiamo buone quantità di sodio, fosforo e potassio, oltre a calcio, magnesio e zinco.
Granchio, benefici e controindicazioni
Il granchio ha carni molto digeribili dalle numerose proprietà benefiche per il nostro organismo. Innanzitutto riduce i trigliceridi nel sangue e favorisce il buon funzionamento del sistema cardiovascolare. Inoltre è un buon antiossidante, rafforza il sistema immunitario de è un ottimo alleato del sistema nervoso. Tuttavia è sconsigliato in caso di malattie cardiovascolari e colesterolo alto.
Domande frequenti
Per cominciare a pulire il granchio, va esercitata una leggera pressione con la punta di un coltello, così da aprire in due la corazza. Vanno, poi, rimosse branchie ed interiora. Con un cucchiaino, infine, va prelevata la polpa interna.