Ricette con Gamberetti
Ampiamente utilizzati in cucina, i gamberetti sono utilizzati per primi e secondi piatti ma anche per antipasti e stuzzichini.
Gamberetti, caratteristiche principali
I gamberetti sono crostacei acquatici appartenenti alla famiglia dei Decapodi. Il termine indica sia le specie d’acqua dolce sia quelle d’acqua salata. Si distinguono dai granchi, che appartengono alla stessa famiglia, per la presenza di un corpo allungato, che si divide in tre parti: capo, torace e addome. Con le appendici presenti sull’addome, sono in grado di spostarsi nonostante non presentino la stessa funzione ambulacrale delle chele presenti sul torace. Sono ampiamente utilizzati in cucina, talvolta anche con il recupero del carapace, per primi e secondi piatti, ma anche per antipasti e stuzzichini. Si consumano sempre dopo un’accurata cottura, anche se per pochi minuti per non rovinarne la consistenza morbida.
Sono utilizzati in cucina per la realizzazione di diversi piatti, sia primi che secondi. I gamberetti sono impiegati come ingredienti di ricche insalate, come l’insalata di farro con fagiolini e gamberetti, oppure in primi piatti in abbinamento alla verdure, come nel caso degli spaghetti alle zucchine. Sono apprezzati anche per ricette da aperitivo, in particolare nel ripieno del vol-au-vent o nel cocktail di gamberetti. Possono essere cucinati da freschi o surgelati, reperibili a un costo minore ma che possono mantenere comunque un elevato livello di qualità.
Gamberetti, valori nutrizionali
I gamberetti sono a moderato contenuto calorico e sono ricchi di proteine, che forniscono la quantità maggiore di energia. Discreta anche la presenza di carboidrati, mentre sono trascurabili i lipidi. Per 100 grammi di prodotto, il valore energetico si attesta intorno alle 71 Kcal.
Gamberetti, benefici e controindicazioni
Il loro consumo non è indicato in caso di ipercolesterolemia. Tuttavia, sono indicati nelle diete a ridotto contenuto di calorie e per il benessere del sistema cardiocircolatorio, in quanto i grassi saturi favoriscono la produzione di colesterolo buono a scapito di quello cattivo. Sono, comunque, da consumare in quantità bilanciate e senza esagerare.