Ricette con Foglie di curry

Le foglie di curry, anche se il nome potrebbe suggerire il contrario, non hanno nulla a che fare con la spezia indiana: conosciute in India come kariveppilai, karivepaaku o kari patta, sono foglie aromatiche che possono cambiare il gusto di un piatto, aggiungendo un sapore di limone pungente.

Foglie di curry, caratteristiche principali

Le foglie di curry provengono dall’albero di curry, imparentato alla famiglia degli agrumi e originario dell’India meridionale e dello Sri Lanka. Il suo nome botanico è Murraya koenigi. Le foglie di curry non hanno nulla a che vedere con la polvere gialla che spesso utilizziamo per dare una marcia in più ai nostri piatti, in quanto si tratta di un mix di spezie come cardamomo, cumino e chiodi di garofano. Le foglie di curry hanno un colore verde accesso e aggiungono un sapore fresco e unico ai vostri piatti: oltre a essere un ingrediente da aggiungere in tantissime ricette (o da consumare da sole), hanno proprietà antiossidanti, ben note agli indiani, che da secoli le utilizzano per combattere malattie cardiache, curare il diabete e lenire infezioni e infiammazioni.

Foglie di curry, usi in cucina

Le foglie di curry vengono usate principalmente nell’India del sud in piatti di riso, curry, bevande e dal (un curry di lenticchie): grazie al loro sapore fresco che ricorda quello del limone, danno un gusto unico ai piatti. Le foglie possono aromatizzare i vostri primi piatti, possono essere essiccate e sbriciolate per insaporire delle zuppe, sono ottime anche fritte, immerse nell’olio insieme ad altre spezie: sono ideali per accompagnare secondi piatti, come ad esempio quelli a base di pollo, e si abbinano bene anche a quelli a base di pesce. Ovviamente possono essere utilizzate come guarnizione nei piatti, ma possono essere aggiunte allo stufato, in piatti come rasam e sambar, chutney e anche nei celebri samosa di verdure.