Ricette con Finferli

Finferli, proprietà principali

I finferli, conosciuti anche come gallinacci, galletti e gallinelle, sono funghi che si possono raccogliere in tutta Italia. Crescono in estate e in autunno a piccoli gruppi nei boschi di conifere e latifoglie. Il cappello, dal giallo oro all’arancione, è piccolo e liscio, con forma e superficie irregolare; la parte sottostante è caratterizzata da pieghe di colore più intenso; il gambo è corto e più sottile alla radice. Apprezzati per il sapore dolce e fruttato, i finferli hanno carni sode e fibrose che si prestano a essere rosolate nell’olio, con prezzemolo, aglio e peperoncino; possono essere consumati come contorno o piatto unico. Oppure si conservano sott’olio, sott’aceto o essiccati. Se li si raccoglie è bene farli esaminare da un esperto per non scambiarli con il pericoloso Omphalotus olearius, molto simile.

Finferli, valori nutrizionali

I finferli forniscono 25-30 calorie ogni 100 g. Contengono perlopiù acqua e carboidrati, e una parte pressoché identica di proteine e grassi. Tra le vitamine sono ben rappresentate quelle del gruppo B, ma anche la D e i folati, mentre tra i sali minerali ricordiamo buone quantità di potassio, fosforo, calcio e magnesio, oltre a sodio, ferro, zinco, rame, manganese e selenio.

Finferli, benefici e controindicazioni

I finferli possono essere ritenuti un’importante fonte di sostanze non nutrienti ma utili all’organismo, ci riferiamo alle fibre e agli effetti benefici sul sistema digerente e metabolico. Inoltre sono amici delle ossa e del sistema immunitario, sono buoni antiossidanti, partecipano alla sintesi del collagene e combattono l’anemia. Non presentano particolari controindicazioni.