Ricette con Fette biscottate
Le fette biscottate sono ideali per la prima colazione o la merenda, ma possono essere utilizzate anche nella preparazione di piatti più complessi. Conosciamo meglio le loro caratteristiche.
Fette biscottate, proprietà principali
Friabili, croccanti, dolci, salate, sottili, spesse, morbide: è pressoché infinita la serie di aggettivi usati per descrivere le fette biscottate oggi disponibili sui banchi dei supermercati e dei negozi di alimenti biologici. Tanto più se si aggiungono le varietà con farine di tipologie e cereali diversi, magari impreziosite da cacao, caffè, frutta secca e gocce di cioccolato. Detto ciò, gli ingredienti di base sono quasi sempre gli stessi, ossia farina di frumento, olio di girasole o olio di palma, lievito e zucchero, impastati e, come dice il nome, cotti due volte: dopo la lievitazione e a seguito dell’ungitura. Ne deriva un prodotto perfetto da inzuppare nel latte, magari accompagnato da miele, marmellate e creme al cacao, ma anche da abbinare ad alimenti salati per creare interessanti contrasti di sapori.
Fette biscottate, valori nutrizionali
Le fette biscottate forniscono 370-400 calorie ogni 100 g. Contengono perlopiù carboidrati, in minoranza zuccheri, e una parte minore di proteine di medio valore biologico, a fronte di quantitativi minimi di fibre e grassi, in maggioranza insaturi. Tra le vitamine sono ben rappresentate quelle del gruppo B, mentre tra i sali minerali ricordiamo buone quantità di fosforo, calcio, zinco e ferro.
Fette biscottate, benefici e controindicazioni
Essendo le fette biscottate facilmente digeribili, possono essere consigliate a chi soffre di acidità di stomaco, reflusso gastroesofageo, gastrite e ulcera. Tuttavia, pur contribuendo a diverse funzioni utili all’organismo, non costituiscono un alimento completo, motivo per cui devono essere integrate in una dieta bilanciata. Se ne sconsiglia il consumo in caso di sovrappeso, diabete mellito tipo 2, ipercolesterolemia e ipertrigliceridemia.