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Ricette con Farina al carbone vegetale

La farina al carbone vegetale è principalmente un colorante alimentare, ma possiede anche dei benefici: ecco le sue proprietà e gli utilizzi in cucina. La farina al carbone vegetale è principalmente un colorante alimentare, ma possiede anche dei benefici: ecco le sue proprietà e gli utilizzi in cucina

Il carbone vegetale, noto anche come carbone attivo, è un prodotto derivante da un processo di pirolisi applicata a diversi tipi di legname. Si tratta di un procedimento chimico che avviene con l’utilizzo di calore in assenza di ossigeno. Il prodotto finale è una polvere nera. Questa polvere, miscelata alle comuni farine, fa acquisire un colore nero all’impasto finale. Solitamente viene utilizzato nella misura di circa 10-15 grammi per chilo di farina. Il carbone vegetale viene dunque utilizzato per far assumere a prodotti da forno un colore scuro, quasi nero. Di fatto si tratta di un colorante alimentare, cui è stata attribuita la sigla E153. L’uso alimentare è relativamente recente, mentre nella cosmesi e nell’industri farmaceutica è già in uso da tempo.

Farina al carbone vegetale, valori nutrizionali

Se è vero che l’uso del carbone vegetale come colorante all’interno della farina riguarda questioni prettamente estetiche, non si può però tralasciare quelli che sono i benefici di una corretta assunzione di questo prodotto. Il carbone vegetale, infatti, ha importanti proprietà: la sua capacità assorbente lo rende utilissimo nei casi di diarrea, aerofagia e flatulenza. È dunque un prodotto utile contro i disturbi intestinali, ma viene utilizzato anche in caso di intossicazione alimentare e, nei casi più gravi, di avvelenamento. L’assunzione deve essere però moderata e mai in concomitanza con i farmaci: il forte potere assorbente del carbone vegetale potrebbe disturbarne l’azione.

Farina al carbone vegetale, usi in cucina

L’utilizzo del carbone vegetale come additivo nelle farine consente di avere prodotti finale del colore molto caratteristico: un colore molto scuro, quasi nero, che fa sembrare gli alimenti quasi bruciati. Ovviamente è solo una questione visiva perché i prodotti da forno ottenuti con questa farina sono di ottima fattura. Si va da alcuni tipi di pane ad altri cibi come grissini, biscotti o brioches, fino alla pasta, sia fresca che secca.

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