Ricette con Farina 0
La farina 0 è uno degli ingredienti cardine della nostra gastronomia: la si utilizza per preparare pasta fresca e lievitati dolci e salati, ma anche nelle salse. Conosciamo le sue caratteristiche.
Farina 0, proprietà principali
La farina 0 è un prodotto che deriva dalla molitura del grano tenero, che si differenzia dalla farina di grano duro, la semola, per la grana più fine e dal colore bianco latte. In particolare la 0 fa parte delle farine raffinate, ossia quelle in cui il tasso di estrazione di crusca, germe di grano e strato aleuronico – parti del chicco dall’ottimo valore nutritivo – è decisamente alto: in questo caso specifico il grado di abburattamento è di circa l’80%. A differenza della farina 00 – impiegata nella preparazione di torte a lievitazione chimica come il plumcake, biscotti e crostate, oppure in creme e salse come la besciamella -, la farina 0 è più forte ed è quindi preferibile quando si vuole preparare la sfoglia all’uovo, la pasta frolla, l’impasto per pizza e per le brioche., a patto che siano a breve lievitazione. La più usata è la Manitoba, prodotta in Canada e perfetta per lavorazioni più complesse come la Colomba o il Panettone. Da preferire sempre le varietà macinate a pietra che per la lavorazione non prevedono alte temperature che deteriorano la qualità dei nutrienti contenuti.
Farina 0, valori nutrizionali
La farina 0 fornisce 286 calorie ogni 100 g. Contiene perlopiù carboidrati complessi – amido – e una parte decisamente inferiore di fibra e proteine a medio valore biologico, mentre i grassi sono pressoché trascurabili. Tra le vitamine sono rappresentate quelle del gruppo B, mentre tra i sali minerali ricordiamo buone quantità di potassio, fosforo, calcio, ferro e sodio.
Farina 0, benefici e controindicazioni
All’interno di una dieta bilanciata, consumata saltuariamente la farina 0 non presenta grandi controindicazioni. Tuttavia, a differenza della farina integrale e della semintegrale, favorisce l’incremento della glicemia e dell’insulina, fattori che portano all’accumulo di grassi e all’indebolimento dell’organismo, esponendolo maggiormente a malattie come il diabete tipo 2, l’obesità e alcuni tipi di tumori. Per questi motivi, si consiglia di limitarne l’uso.