Ricette con Dado vegetale
Industriale o fatto in casa: il dado vegetale è considerato ora un nemico della salute, ora un prezioso alleato in cucina. Perché? Conosciamo meglio le sue caratteristiche.
Dado vegetale, proprietà e valori nutrizionali
Il dado vegetale è un concentrato a base di sale, grassi – anche di palma -, aromi, spezie, esaltatori di sapidità come il glutammato e in minima parte verdure. Si tratta di una soluzione comoda per insaporire diversi tipi di piatti anche se si rischia di dare a tutto lo stesso gusto, soprattutto se si usa quello industriale con aromi più intensi e standardizzati. Nei banchi dei supermercati è disponibile in 3 differenti formati, tutti con lunghi periodi di scadenza: il classico cubetto, il granulare e in brick di brodo pronto.
Tuttavia, per ridurre il contenuto di sodio e lipidi è possibile prepararlo in casa. Vediamo come. È sufficiente stufare in padella per almeno 50 minuti le verdure preferite come ad esempio carote, sedano, zucchine e cipolla, insaporite con aglio, basilico, rosmarino, salvia, prezzemolo e olio extravergine di oliva – volendo sale e vino bianco – e frullare il tutto, per poi conservarlo in frigorifero per quattro giorni o congelarlo in freezer in piccoli cubetti per un massimo di sei mesi. In alternativa si può preparare la versione a crudo sminuzzando le verdure senza cuocerle e mescolandole con un buon quantitativo di sale.
Per quanto riguarda i valori nutrizionali il dado vegetale industriale fornisce 250 calorie ogni 100 g. Contiene perlopiù grassi soprattutto saturi e proteine, e una minima parte di carboidrati. Molto elevata la quantità di sodio. La versione casalinga è invece decisamente più salutare.