Ricette con Dado di carne
Si usa principalmente nelle preparazioni a base di carne e nelle salse: il dado di carne è un ingrediente che arricchisce con un sapore unico tutti i piatti più speciali.
Dado di carne, caratteristiche principali
Il dado di carne è usato come base di piatti semplici ai quali è in grado di dare un sapore unico e inconfondibile. Si trova già confezionato, ma sono tante le ricette che permettono di farlo in casa con pochi ingredienti e in modo economico. Solitamente, è realizzato con carni di vario taglio e non solo rosse, ma anche bianche come il pollo e il tacchino. È ingrediente di numerose preparazioni ed è particolarmente indicato per quelle base di carne come il manzo al curry, il fegato al vino e le palline di cappone in brodo.
Nella sua forma confezionata, il dado di carne si presenta come un cubetto compatto nel quale è concentrato tutto il sapore che si vuole conferire alla ricetta. In alternativa, si può acquistare anche in consistenza gelatinosa – più pratica per i piatti che richiedono una cottura rapida – ma anche in formato granulare e da conservare in vasetti. Le preparazioni industriali sono ricche di sale e, quindi, devono essere dosati con una certa attenzione. Nel caso in cui il dado venga preparato in casa, allora si può regolare la quantità di cloruro di sodio e ottenere un prodotto più leggero.
Dado di carne, valori nutrizionali
Il dado di carne è piuttosto calorico per la sua composizione: 100 grammi di prodotto contengono 169 kcal, con un’elevata percentuale di carboidrati, grassi e cloruro di sodio.
Dado di carne, benefici e controindicazioni
Come abbiamo spiegato, il dado di carne è particolarmente salato. La quantità di sale per 100 grammi di prodotto si aggira infatti intorno ai 57 grammi. L’apporto energetico è prevalentemente spinto dalla presenza di carboidrati (27 grammi), con una certa incidenza da parte degli zuccheri. Degna di nota anche la quantità di proteine, mentre i grassi ci sono ma in quantità trascurabile. L’utilizzo del dado di carne nella dieta dev’essere comunque controllato, soprattutto nei casi in cui si soffra di ipertensione arteriosa. I grammi di cloruro di sodio incidono in modo significativo e di questi si deve necessariamente tenere conto.