Ricette con Crescenza
Formaggio fresco a pasta molle, derivato dal latte vaccino, la crescenza viene usata in differenti ricette tipiche della cucina italiana: è gustosa e delicata
Formaggio morbido tipico del nord Italia, la crescenza si ottiene dal latte vaccino pastorizzato e successiva stagionatura a basse temperature, di circa 7-10 giorni. Piace perché è leggera e ha un ottimo sapore, delicato e gustoso.
Crescenza, proprietà principali
In genere questa particolare specialità di formaggio vaccino viene distribuito sotto forma di blocchi morbidi rettangolari. Esistono due tipologie di crescenza, quella morbida, più gelatinosa, e quella soda, che invece ha una consistenza maggiore; viene apprezzata in egual modo, tutto dipende dai gusti personali. La crescenza è abbastanza deperibile, per questo deve essere assolutamente conservata in frigorifero e consumata entro pochi giorni. Si tratta di un formaggio molle facilmente digeribile, soprattutto rispetto a quelli più stagionati. Per quanto riguarda gli utilizzi in cucina, è un prodotto caseario molto gradito soprattutto nella cucina tradizionale italiana e di ampio consumo principalmente nelle regioni settentrionali. È senza crosta e spalmabile, viene assaporata spesso da sola o accompagnata da pane, grissini e simili. Ottima anche nella preparazione di panini farciti, piadine e risotti.
Crescenza, valori nutrizionali
Per 100 grammi di prodotto, l’apporto calorico della crescenza è pari a 281 kcal. Contiene inoltre 58,3 grammi di acqua, 16,1 grammi di proteine e 23,3 grammi di lipidi. La quantità di carboidrati è pari a 1,9 grammi per 100 grammi di crescenza; contiene inoltre sodio, potassio, ferro, calcio, vitamina A ed E.
Crescenza, benefici e controindicazioni
Prodotta dal latte intero vaccino, la crescenza chiaramente contiene colesterolo e acidi grassi saturi; si tratta di un prodotto affinato e non lungamente stagionato, per questo motivo i grassi contenuti nel formaggio fresco sono presenti in una concentrazione nutrizionale meno difficile da gestire nelle varie diete. Ottimo l’apporto di proteine ad alto valore biologico. Vista la quantità di sodio apportata, chi soffre di ipertensione ne deve ridurre il consumo. Ottimo invece l’apporto di calcio per i bimbi, durante la crescita, e nella dieta degli anziani. Il consiglio degli esperti è di limitare l’assunzione ad un massimo di due volte a settimana.