Ricette con Cotechino
Il cotechino viene consumato soprattutto nel periodo natalizio accompagnato da purea di patate e lenticchie, ma non mancano i piatti regionali che lo vedono protagonista. Conosciamo le sue caratteristiche.
Cotechino, proprietà principali
Il cotechino prende il nome dalla cotica, ossia la cotenna di maiale, che aggiunta a carne di prima scelta e grasso impastati con sale e spezie forma l’impasto con cui si riempie il budello del suino. In genere pesa 500 g ed è lungo 30 cm. Si tratta di un prodotto tradizionale di Lombardia, Molise, Trentino e Veneto, ma è solo il cotechino di Modena – prodotto in 21 province del Nord Italia – ad avere il marchio IGP. Per cucinarlo è necessario bucherellare la pelle con uno stuzzicadenti, avvolgerlo in un panno e ricoprirlo con acqua fredda da portare a bollore lasciando il coperchio sulla pentola. Deve quindi cuocere a fiamma bassa per quattro ore, volendo sostituendo l’acqua – che deve essere bollente – a metà cottura. Le moderne confezioni sottovuoto ne consentono la cottura in circa 30 minuti. Con lo zampone e accompagnato da purea di patate e lenticchie, il cotechino è una tipica specialità di Natale, ma soprattutto di Capodanno. Ciononostante è un ingrediente fondamentale in numerosi piatti regionali come il bollito alla piemontese.
Cotechino, valori nutrizionali, benefici e controindicazioni
Il cotechino apporta circa 400 calorie ogni 100 g. Contiene un’alta percentuale di grassi e colesterolo, ma anche una buona dose di proteine. Tra i sali minerali il sodio è presente in quantità considerevoli, seguito da potassio, fosforo, calcio, magnesio, zinco e ferro. Si tratta quindi di un alimento da consumare raramente e con moderazione e da evitare in caso di diete ipocaloriche, ipercolesterolemia, ipertensione e problemi cardio-vascolari.