Ricette con Controfiletto di manzo
Il controfiletto di manzo, proveniente dal quarto posteriore del bovino, è un taglio di carne piuttosto magro e molto tenero: ecco i suoi valori nutrizionali.
Controfiletto di manzo, proprietà principali
Il controfiletto di manzo è un taglio di carne molto apprezzato, di pregio leggermente minore rispetto al più rinomato filetto. Viene ricavato dal quarto posteriore del bovino ed è la parte adiacente al filetto. Spesso con il suo nome viene indicato quello che comunemente si chiama lombata.
Controfiletto di manzo, proprietà principali
Il controfiletto di manzo è una carne con poco tessuto connettivo, abbastanza magra, molto tenera. Il controfiletto di manzo è un prodotto molto adatto per grigliate e tagliate, soprattutto se cotto al sangue. Può tuttavia essere utilizzato anche per ricavare macinati di ottima qualità. Non ha nulla da invidiare al più pregiato filetto, rispetto al quale ha ovviamente anche un costo più contenuto.
Controfiletto di manzo, valori nutrizionali
Le calorie fornite dal controfiletto di manzo possono variare molto in base alla razza dell’animale, alla presenza più o meno pronunciata di grasso, al tipo di alimentazione. Tuttavia si può stimare che 100 grammi di controfiletto di manzo contengano tra le 170 e le 200 kcal. Il contenuto vitaminico è fornito in prevalenza dalla vitamina E, oltre che dalle vitamine del gruppo B, con la prevalenza delle vitamine B3, B6 e B12. Tra i minerali troviamo soprattutto ferro, selenio e zinco. Quest’ultimo è un minerale molto importante perché contribuisce alla produzione di diversi ormoni, come quelli della tiroide, della crescita e l’insulina.
Controfiletto di manzo, benefici e controindicazioni
La presenza di proteine dall’alto valore biologico rende il controfiletto di manzo un alimento perfetto per chi necessita maggiormente di amminoacidi essenziali, come donne gravide, sportivi ed anziani. Un consumo moderato consente l’assunzione di elementi fondamentali per il buon funzionamento dell’organismo. La presenza di colesterolo ed acidi grassi saturi la rendono poco adatta alla dieta di chi soffre di ipercolesterolemia. Tuttavia, se consumata con moderazione, prediligendo tagli molto magri ed evitando condimenti e salse pesanti, non comporta gravi rischi. Analogo discorso può essere fatto in caso di sovrappeso.