Ricette con Coniglio
Il coniglio ha una carne saporita ma asciutta ed estremamente digeribile, ricca di proteine di alto valore biologico e sali minerali importanti per l'organismo. Conosciamo meglio le sue caratteristiche.
Coniglio, proprietà principali
Come il pollo e il tacchino, il coniglio è considerato una carne bianca. In commercio si trova soprattutto il coniglio domestico, un roditore erbivoro diretto discendente del coniglio selvatico europeo affine alla lepre, dalla quale si distingue per le maggiori dimensioni e perché privo di pelo alla nascita. In genere cresce in allevamenti intensivi, in gabbie o recinti, per essere macellato quando ha 85-90 giorni e un peso di 2,5-2,8 kg.
Può essere acquistato intero – privato dei visceri e delle zampe – oppure tagliato a pezzi, come la parte anteriore, la sella o filetto (ovvero il dorso) e le cosce. A differenza della carne di vitello e di maiale, non necessita di frollatura. Gli esemplare migliori cono quelli con un’età compresa fra 3 mesi e 1 anno, con collo e zampe corti, carni di colore rosa chiaro e grasso bianco. Per un arrosto conviene scegliere un coniglio di 1,5 kg circa di peso, mentre per la cottura in umido è preferibile un animale più grande, dalla carne un po’ più dura ma più saporita.
Coniglio, valori nutrizionali
La carne di coniglio apporta 118 calorie ogni 100 g di prodotto. Contiene acqua e un buon quantitativo di proteine di alto valore biologico a fronte di un ridotto contenuto di grassi. Interessante la presenza di sali minerali come il potassio e il fosforo, seguiti da sodio, calcio e magnesio, in piccola parte zinco, ferro e rame. Tra le vitamine la più rappresentata è la B3.
Coniglio, benefici e controindicazioni
La carne del coniglio è magra e poco calorica, motivo per cui può essere consumata da persone di tutte le età, anche in convalescenza. Molto rari i casi in cui le sue proteine provochino reazioni allergiche. Se ne sconsiglia l’assunzione a chi soffre di uricemia o gotta.