Ricette con Cioccolato fondente al caffè
Il cioccolato fondente al caffè è una variante di quello tradizionale e si usa per la preparazione di numerose ricette: scopriamo di più sulle sue caratteristiche.
Cioccolato fondente al caffè, caratteristiche principali
Il cioccolato fondente al caffè rappresenta una variante del cioccolato fondente tradizionale, al quale viene aggiunta una certa quantità di aroma. Si prepara a partire dalla pasta di cacao che arriva dai paesi d’origine, ma non è raro che alcuni produttori decidano di partire dalle fave di cacao procedendo poi per tostatura fino alle fasi di lavorazione successive. In questo caso, il prodotto finito diventa di qualità superiore. Nella produzione industriale, è d’uso impiegare il burro di cacao con la polvere di semi di cacao e zucchero, con l’aggiunta di altri aromi quali il caffè, come un questo caso.
Cioccolato fondente al caffè, valori nutrizionali
L’apporto energetico fornito dal cioccolato fondente al caffè è pari a circa 600 kcal per 100 grammi di prodotto. Questo valore varia molto a seconda del produttore e del metodo di lavorazione, ma comunque sono sempre presenti i carboidrati (49,70 grammi), i grassi (33,60 grammi) e una certa quantità di proteine che si ferma a 6,60 grammi.
Cioccolato fondente al caffè, benefici e controindicazioni
I benefici del cioccolato fondente al caffè sono quelli contenuti in quello tradizionale, quindi è amico del cuore e della salute cardiovascolare. Inoltre, svolge anche un’azione antiossidante perciò contrasta i radicali liberi e previene l’invecchiamento cellulare. È utile anche per prevenire il diabete, purché assunto nelle quantità corrette, oltre a contrastare l’infiammazione sistemica che concorre all’insorgenza di malattie legate al metabolismo. Accanto ai tanti benefici legati all’assunzione di cioccolato fondente, vi sono anche una serie di controindicazioni delle quali si deve tenere assolutamente conto. Il consumo di quest’alimento, infatti, non è consigliato per chi soffre di patologie a carico del fegato (a causa dell’elevata presenza di grassi) e nei bambini al di sotto di 3 anni. Inoltre, potrebbe rappresentare un problema anche in caso di emicrania, poiché ne peggiorerebbe il normale decorso.