Ricette con Champagne
Lo champagne è un vino spumante che prende il nome dalla sua zona di produzione. Un prodotto nobile e gustoso, viene usato principalmente per accompagnare i pasti. Per i festeggiamenti è considerata la bevanda numero uno. I dettagli
Lo champagne si ottiene attraverso la rifermentazione in bottiglia, a partire da diversi vitigni che comunque fanno parte della zona dello Champagne (da cui prende il nome) che si trova a 150 km a nord-est di Parigi, in Francia.
Champagne, le caratteristiche
Pare che la vite fosse presente già in epoca terziaria, ma la storia dello Champagne comincia durante l’Impero Romano. A partire dal XVII secolo, grazie a determinate condizioni climatiche e ambientali, si affinano le fasi produttive. A metà del 1800 si arriva alla versione che dei giorni nostri. Il miglioramento delle tecniche di produzione fece sì che migliorasse anche la qualità. La sua dolcezza iniziale lasciò spazio al Brut, un vino spumante secco e acidulo. Esistono tre categorie: Grand Cru, Premier Cru e Cru.
Champagne, i valori nutrizionali
Lo champagne, ogni 105 ml (un bicchiere) contiene 87 kcal (362 kJ). Di queste 2,8 g sono carboidrati (di cui 0,81 zuccheri); 0,07 g sono proteine e 0,01 g sale. Inoltre contiene 102 mg di potassio.
Champagne, i benefici e le controindicazioni
Lo champagne viene prodotto da vini cuvées, con caratteristiche organolettiche ideali per la rifermentazione in bottiglia, in genere infatti sono molto acidi e con basse dosi di alcool. Si tratta di una selezione di vini che può arrivare a 60 elementi o più. Tra le uve ammesse, lo Chardonnay, il Pinot Nero e il Meunier. Una piccola parte produttiva dà vita alla variante rosé a base di vino rosso.
Trattandosi di una bevanda alcolica, va consumata con parsimonia. Non è indicata a chi soffre di patologie epatiche e a chi ha problemi di sovrappeso e deve tenere sotto controllo la linea. Inoltre, la componente frizzante fa gonfiare lo stomaco e, in grandi quantità, non fa bene all’organismo. Se si vuole passare una serata in compagnia e brindare a un lieto evento – chi non ha patologie pregresse – può concedersi il piacere di gustare un vero e proprio nettare, in caso contrario è meglio astenersi.