Ricette con Cenere di legna
Valida alleata di ogni orto biologico, la cenere di legna può essere usata in cucina per la preparazione di alcune conserve.
Cenere di legna, caratteristiche principali
L’impiego della cenere di legna ha radici antichissime. Le sue proprietà sono però state riscoperte di recente, con il suo largo utilizzo come fertilizzante per l’orto biologico ma anche come ingrediente nella preparazione delle olive sotto sale. Non è, quindi, solo uno dei principali concimi naturali ma è anche sfruttata per le sue caratteristiche nutrienti che possono essere delle valide alleate in cucina.
Cenere di legna, valori nutrizionali
Da residuo della combustione (e purché si tratti di legna vergine), la cenere eredita tutte le caratteristiche del suo combustibile e ne rimane ricca anche dopo lo spegnimento completo. L’elemento principale è il calcio, presente fino al 45% della massa totale, ma è presente anche tanto potassio (almeno il 35%) e fosforo. C’è magnesio fino al 16%, mentre è totalmente assente l’azoto. Questi principi attivi rappresentano un beneficio per il terreno ma anche nella preparazione delle olive in salamoia. Il procedimento è lungo (ci vogliono almeno 12 giorni) ma la composizione della cenere è in grado di addolcire le olive e renderle morbide e saporite.
Gli usi della cenere di legna
Il suo utilizzo come fertilizzante è innocuo, oltre a essere vantaggioso per il terreno, ma prima di usarlo in dosi importanti sarebbe meglio testare il pH del suolo per non rischiare danni alla terra. Si può avere anche solo un’indicazione di massima, utilizzando una cartina al tornasole. Per maggiore sicurezza, invece, esistono degli strumenti digitali che possono fornire un risultato più accurato. Il valore ideale è quello compreso tra 6,6 e 7,8. L’elevata presenza di calcio potrebbe infatti rendere il terreno particolarmente alcalino, che non è indicato per la coltivazione delle verdure estive come melanzane, peperoni e pomodori. Nella giusta quantità, invece, permette di evitare alcune fisiopatie che potrebbero essere fatali per le colture. La quantità adeguata per un metro quadrato di terreno si aggira intorno ai 150-200 grammi.