Ricette con Ceci
I ceci sono legumi molto versatili che possono essere impiegati in salse, zuppe di cereali e verdura, nella pasta e in secondi sia di pesce che di carne. Conosciamone le caratteristiche.
Ceci, proprietà principali
I ceci sono piccoli semi, tondeggianti e color crema, di una leguminosa coltivata da millenni nel bacino del Mediterraneo. Ogni baccello ne contiene quattro. Si tratta di una pianta rustica che non necessita di molta irrigazione, non teme le alte temperature e resiste bene al freddo, anche se non come fave e piselli. Si seminano tra febbraio e marzo e si raccolgono tra giugno e luglio. In Italia sono ampiamente coltivati in Toscana, Umbria, Lazio – dove crescono anche i ceci del solco dritto di forma quasi sferica – e Puglia – dove si trovano anche i ceci neri.
Non devono essere consumati freschi perché contengono fattori antidigestivi che si neutralizzano con il calore. Per questo motivo in commercio si trovano solo ceci secchi o in scatola. I primi devono presentare semi integri senza macchie o fori causati da insetti e si conservano anche per 1-2 anni se riposti in luogo asciutto e fresco; inoltre prima di cucinarli devono essere messi in ammollo in acqua tiepida per 24 ore eliminando quelli che salgono a galla e per 2-3 ore in acqua fredda. I secondi non devono contenere conservanti e, una volta aperti, è bene vengano consumati in 2-3 giorni. Prima di utilizzarli è necessario eliminare il liquido di conserva.
Ceci, valori nutrizionali
Rispetto agli altri legumi, i ceci contengono una percentuale più elevata di grassi e sono meglio equilibrati nella composizione dei nutrienti. Ricchi di amido e fibre, contengono anche buone quantità di sali minerali, vitamine A e C e saponine, sostanze che aiutano l’organismo a eliminare il colesterolo dall’intestino.
Ceci, benefici e controindicazioni
I ceci servono a regolarizzare le funzioni intestinali, a controllare i livelli di glucosio e di colesterolo nel sangue, a stimolare la diuresi e l’eliminazione dell’acido urico. Ottimi nelle diete vegetariane per il valore biologico delle proteine in essi contenute, sono invece controindicati in caso di gastrite, ulcera gastroduodenale, colite e aerofagia.