Ricette con Calamarata
La Calamarata è un tipo di pasta che esprime al meglio tutto l'estro partenopeo: scopriamo come usarla, la sua storia e i benefici del suo inserimento nella nostra alimentazione
La calamarata è un tipo di pasta dalla forma particolare, molto diffusa in Campania, dove viene cucinata soprattutto in occasione delle festività natalizie. Il suo formato particolare la rende la perfetta via di mezzo tra i paccheri e le mezze maniche.
Calamarata, proprietà principali
La calamarata è un formato di pasta preparata con grano duro, acqua e, in alcuni casi, uova. Nato alcuni decenni fa a Napoli e diffusosi velocemente in tutta la Campania, è diventato uno dei tipi di pasta più graditi e apprezzati oltre che tra i più realizzati in casa per via della sua semplicità e per la velocità di cottura (soli 5 minuti).
Deve il suo nome alla somiglianza agli anelli di calamari, altro piatto amatissimo in Campania per la sua origine povera e per il suo gusto straordinario. Tornando alla pasta, la calamarata è entrata nel cuore dei partenopei al punto da essere immancabile nelle grandi tavolate festive.
Divenuta parte integrante della tradizione culinaria napoletana, questo tipo di pasta trova il suo più classico e apprezzato abbinamento con pomodorini, totani, calamari e foglie di basilico. Tuttavia, con il passare del tempo, è stata abbinata con successo anche ad altri condimenti di pesce, a sughi a base di verdure e persino al ragù di carne.
Calamarata, valori nutrizionali
La calamarata, come molti altri tipi di pasta, è molto nutriente: fornisce ben 335 calorie per 100 grammi di prodotto. Contiene, inoltre, 66 grammi di carboidrati e 1,8 grammi di grassi, oltre che 12 grammi di proteine. Non contiene, invece, sodio o fibre.
Calamarata, benefici e controindicazioni
In quanto pasta, la calamarata è l’ingrediente base perfetto per un pasto sano, nutriente e soddisfacente, oltre che una vera e propria colonna della dieta mediterranea. Contenendo carboidrati complessi, è una fonte di energia a lento rilascio. Essendo, poi, povera di sodio e con pochi grassi, non appesantisce e non ha effetti collaterali se consumata quotidianamente.
Chiaramente, per evitare controindicazioni, la calamarata deve essere consumata in dosi che permettano di non superare l’apporto calorico giornaliero necessario e, se possibile, deve essere abbinata a condimenti proteici per una resa equilibrata.