Ricette con Arzilla (razza chiodata)
L'arzilla, conosciuta anche come razza chiodata, è un pesce magro e privo di lische: ecco come usarlo in cucina e quali sono le sue proprietà nutrizionali.
La razza chiodata, conosciuta anche con il nome di arzilla, che deriva dal dialetto romanesco ed è ormai un’espressione diffusa in tutta Italia, è un pesce cartilagineo. Il suo habitat naturale è rappresentato dalle acque europee e da quelle atlantiche della costa africana. La si trova molto facilmente nel Mediterraneo, sia in mare aperto che nei pressi della costa.
Arzilla, proprietà principali
L’arzilla, il cui nome scientifico è Raja clavata, è una specie di razza dal corpo appiattito e dalle ampie pinne pettorali, solitamente di colore marrone chiaro o grigio. Ha notevoli dimensioni, dal momento che l’adulto può raggiungere anche un metro di lunghezza. È chiamata razza chiodata perché il suo corpo è interamente ricoperto di piccoli denti ricurvi e pungenti. Non è una varietà di pesce molto pregiata perché le sue carni, seppure magre e prive di lische, non sono molto tenere.
Arzilla, valori nutrizionali
L’arzilla è un pesce a basso contenuto calorico: in una porzione di 100 grammi troviamo circa 70 kcal. È un’ottima fonte di proteine, mentre ha un bassissimo apporto di grassi e di carboidrati. Le sue carni hanno un buon quantitativo di sali minerali come ferro, calcio e fosforo, quest’ultimo molto importante per la salute delle ossa e dei denti. Tra le vitamine troviamo invece principalmente quelle del gruppo B, che permettono un corretto sviluppo del sistema nervoso. Vi è infine una buona percentuale di acidi grassi polinsaturi, che fanno bene al cuore.
Arzilla, usi in cucina
La razza viene largamente impiegata nella preparazione di brodi di pesce e vellutate, alle quali conferisce un tocco di sapore in più. Le sue carni sono valorizzate principalmente se impanate e fritte, oppure dalla cottura in umido. Essendo molto digeribile, questo alimento può essere preparato bollito e lo si può dare tranquillamente anche ai bambini, visto che è privo di lische. Nel Lazio vi è una ricetta tipica che prevede l’uso dell’arzilla, abbinata ad una minestra di broccoli.
Domande frequenti
Il modo migliore per pulire l'arzilla è quello di sbollentarla e poi lavarla con molta cura per eliminare la vischiosità tipica della pelle. Rimossa quest'ultima, bisogna tagliare in grandi spicchi le due "ali" e in due o tre pezzi l'osso centrale, coda compresa.