Ricette con Aragosta
L'aragosta è uno dei crostacei più pregiati, ottimo alla griglia o allo spiedo, lesso o arrosto. È un alimento ricco di proteine, omega-3 e sali minerali. Conosciamo meglio l'aragosta.
Aragosta, proprietà principali
L’aragosta è il crostaceo più pregiato. Lunga fino a 50 cm, può raggiungere gli 8 kg di peso. L’esoscheletro, ossia la spessa corazza, ha una colorazione che va dal rosso al viola-brunastro ed è cosparsa di spine a forma conica. Vive in gruppo ma ogni esemplare ha la sua tana. Popola sia il bacino del Mediterraneo che l’oceano Atlantico orientale, frequentando profondi fondali rocciosi con alghe tra cui nascondersi. Per catturarla si ricorre alla pesca subacquea o alle reti ad anello. Non è consentita la pesca tra l’inizio di gennaio e la fine di aprile, periodo in cui raggiunge la maturità riproduttiva. Sempre più comuni sono gli allevamenti.
Prima di cucinarla è fondamentale eliminare la sacca nera che si trova nella testa e il budellino amaro posto in mezzo alla coda. Della testa conviene conservare la parte gialla cremosa e, se ci sono, le uova: raccogliendo il tutto con un cucchiaino e mescolandolo alla maionese si ottiene una squisita salsa di accompagnamento. Per quanto riguarda la cottura bisogna considerare che sono necessari circa 10-12 minuti per ogni mezzo chilo di crostaceo. In genere si prepara lessa – sfumata con vino bianco – o arrosto – con burro, sale e pepe -, alla griglia o allo spiedo.
Aragosta, valori nutrizionali
Dal punto di vista nutrizionale è ricchissima di proteine – 75% – ed è apprezzabile anche per l’apporto calorico: dalle 85 alle 110 calorie per 100 g a seconda che sia fresca o bollita. Contiene inoltre il 20% di grassi – tra cui omega-3 – e il 5% di carboidrati, una buona quantità di acqua, molti sali minerali – in particolare calcio, potassio, sodio e fosforo – e vitamine – A, B1 e B2. Il fatto che sia considerata un cibo afrodisiaco, come le ostriche, dipende semplicemente dal fatto che si è obbligati a consumarla usando le mani, succhiandone alcune parti.
Aragosta, benefici e controindicazioni
Il consumo di aragosta migliora il funzionamento della tiroide, i livelli di colesterolo nel sangue e il sistema cardiovascolare, riduce il rischio di anemia, diabete, obesità e malattie cardiache. Se ne sconsiglia l’utilizzo ai soggetti intolleranti e alle donne in gravidanza. Si ricorda infine la possibile presenza di mercurio, motivo per cui conviene limitarne il consumo.
Domande frequenti
È possibile conservare l'aragosta fresca in frigorifero, ben coperta da pellicola alimentare o chiusa in un sacchetto per alimenti per un giorno al massimo. Se fresca, è possibile anche congelarla in appositi sacchetti ben chiusi per circa tre mesi, a una temperatura di -18°C.