Ricette con Apricot Brandy
Si distingue da quello tradizionale per la presenza della frutta e per la morbidezza del gusto: l'Apricot Brandy è un distillato che dobbiamo imparare a conoscere.
Apricot Brandy, caratteristiche principali
L’Apricot Brandy è un distillato che si ottiene dalla macerazione della polpa dell’albicocca con parte dei noccioli. Il suo gusto è dolce, gradevole, caldo ed entra a far parte di numerosi cocktail, come nel caso dell’Angel Face o del Paradise. La sua gradazione alcoolica varia molto a seconda del produttore ma, generalmente, non supera il 29% in volume. Si distingue per il suo colore ambrato, per i riflessi dorati e per il sapore persistente della frutta, quella che rende speciali tutte le preparazioni in cui entra come ingrediente. Al naso, oltre alle note di albicocca, esprime anche quelle dei datteri e un leggero sentore di vaniglia che lo rende elegante. È ampiamente diffuso nel Nord Europa, in cui è proprio tradizionale, ma il suo consumo non è più esclusivo ma si è sparso in tutto il mondo.
Apricot Brandy, valori nutrizionali
L’apporto energetico fornito dall’Apricot Brandy è legato alla quantità di zuccheri presenti nel prodotto, ottenuto per fermentazione ma anche attraverso la macerazione della frutta. Per 100 mL di distillato, quindi, il valore arriva fino a 87 kcal. Questo valore va poi calibrato in base al cocktail nel quale viene impiegato che cambia completamente il suo assetto energetico.
Apricot Brandy, benefici e controindicazioni
Non si riscontrano benefici legati al consumo di Apricot Brandy e neanche particolari controindicazioni. Si tratta comunque di un prodotto alcoolico, quindi il suo consumo dovrebbe essere limitato a sole rare occasioni. Nonostante la presenza della frutta, sono assenti i vantaggi nella consumazione di questo prodotto che non dev’essere un assiduo protagonista della nostra dieta. È invece completamente sconsigliato nelle diete ipocaloriche, in quelle per il controllo del metabolismo e in caso di ipertensione arteriosa, che richiedono un’attenzione in più nell’introduzione di determinati alimenti.