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Sdraiarsi subito dopo i pasti: perché fa male?

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Sdraiarsi subito dopo aver mangiato è una cattiva abitudine che compromette salute e linea e può addirittura fare ingrassare: scopri perché.

Andare a letto subito dopo cena perché hai mangiato tardi o sei molto stanco, oppure fare un riposino dopo pranzo per ricaricare le batterie prima di ricominciare a lavorare: sono gesti che anche tu avrai compiuto almeno una volta, o che magari compi regolarmente. Questa abitudine apparentemente innocua, tuttavia, nasconde dei rischi per la salute e per la forma fisica. Non lo sapevi? Scopri perché sdraiarsi dopo mangiato fa male.

Sdraiarsi dopo mangiato: perché è un errore?

Sdraiarsi subito dopo aver mangiato ha come principale rischio quello di rallentare la digestione, che avviene per effetto dei movimenti peristaltici (le contrazioni muscolari alternate alle dilatazioni delle pareti del tubo digerente), che spingono il cibo dalla bocca allo stomaco, ma che è facilitata dalla forza di gravità: la posizione distesa ostacola i processi digestivi e favorisce il ristagno dei succhi gastrici, con conseguente bruciore di stomaco e acidità.
Questo disturbo si chiama indigestione, o dispepsia, e si verifica quando l’acido dello stomaco risale verso l’esofago, causando sensazione di pienezza, dolore e gonfiore addominale, meteorismo, nausea e pesantezza.

La probabilità di avvertire questi fastidi è maggiore per chi soffre di malattie gastrointestinali come il reflusso gastroesofageo: in questi casi, stendersi in posizione orizzontale dopo i pasti tende ad acuire i sintomi legati a questa condizione. Ma anche in assenza di problematiche di tipo gastrico, sdraiarsi dopo mangiato può comunque rendere la digestione più difficile e causare malessere, a maggior ragione dopo un pasto particolarmente abbondante o carico di zuccheri, cibi grassi o molto conditi, che possono risultare di per sé più faticosi da digerire.

Per promuovere la motilità gastrica, cioè per favorire il passaggio del cibo dallo stomaco all’intestino e stimolare i processi digestivi, è quindi consigliabile evitare la posizione sdraiata – ma anche quella seduta – subito dopo aver mangiato: l’ideale è muoversi, magari fare una breve passeggiata, per non passare dalla tavola al letto, al divano o alla scrivania rischiando di sentirsi appesantiti e con la pancia gonfia.

Troppo tardi? Il sonno post-prandiale ha preso il sopravvento e hai ceduto a un pisolino? Corri ai ripari con un rimedio naturale che aiuta la digestione e contrasta il gonfiore, per esempio le tisane digestive a base di spezie ed erbe aromatiche come menta, zenzero, finocchio e camomilla.

Pisolino dopo pranzo: un’abitudine che può fare ingrassare

La digestione lenta non è l’unico pericolo che corri se ti sdrai subito dopo i pasti: anche la tua linea potrebbe risentirne, soprattutto se ti piace fare una pennichella dopo pranzo. Ci sarebbe, infatti, una relazione tra questa abitudine, l’aumento di peso e il maggiore rischio di sviluppare obesità e sindrome metabolica, una problematica caratterizzata dalla contemporanea presenza di condizioni molto pericolose per la salute, soprattutto per quella cardiovascolare, come ipertensione, obesità, diabete di tipo 2, dislipidemia (eccesso di lipidi nel sangue, in particolare di trigliceridi e colesterolo) e glicemia alta.

Quindi sdraiarsi dopo mangiato fa ingrassare? È giunto a questa conclusione uno studio recente condotto da un team di ricercatori del Brigham and Women’s Hospital di Boston in collaborazione con l’Università di Guadalajara, in Messico, e con l’Università di Murcia, in Spagna, e pubblicato sulla rivista Obesity, che ha misurato l’impatto del riposino pomeridiano sul peso: ne è risultato che una siesta più lunga di 30 minuti comporta un aumento del rischio di obesità e ipertensione. L’équipe ha preso in esame un campione di oltre 3000 adulti di origine spagnola per analizzare gli effetti del pisolino post-prandiale sull’organismo, scoprendo che le sieste di durata superiore a mezz’ora erano associate a valori più alti di BMI (indice di massa corporea), circonferenza vita, glicemia a digiuno, pressione sanguigna sistolica e diastolica, oltre che a una maggiore incidenza della sindrome metabolica.

La ricerca ha anche evidenziato che le conseguenze nocive dei pisolini troppo lunghi sull’indice di massa corporea erano maggiori se il pranzo che li precedeva era più calorico, tra i fumatori e tra le persone che cenavano e andavano a dormire tardi la sera.

Dallo studio, infine, è emerso che anche la posizione adottata per la siesta ha un peso: le persone che tendevano a fare la pennichella sul divano o in poltrona, infatti, generalmente dormivano di meno rispetto a chi si sdraiava sul letto, che essendo più comodo favoriva pisolini più lunghi.

Quanto tempo dopo aver mangiato ci si può sdraiare?

Quanto bisognerebbe aspettare, allora, prima di coricarsi dopo aver mangiato per evitare di compromettere la digestione, la linea e la salute metabolica?

In assenza di problematiche di natura gastrica, l’ideale sarebbe attendere almeno un’ora prima di sdraiarsi dopo i pasti. Qualche accortezza in più è raccomandata alle persone che soffrono di reflusso gastroesofageo, che dovrebbero far passare almeno 3 ore.

Nel caso del riposino dopo pranzo, il consiglio è quello di non dormire per più di 30 minuti, in modo da godere dei benefici della siesta in termini di recupero delle energie e di miglioramento dell’umore senza correre rischi.

Le buone abitudini per favorire la digestione e contrastare il sovrappeso

Ovviamente, sdraiarsi dopo mangiato ha un impatto maggiore sulla digestione e sulla linea se si fanno pranzi e cene molto abbondanti e non si adottano una serie di buone abitudini che favoriscono i processi digestivi e aiutano a controllare il peso. In questo senso è consigliabile:

  • fare 5 pasti al giorno (colazione, pranzo, cena e due spuntini), in modo da distribuire l’apporto di calorie e nutrienti nell’arco della giornata e non sovraccaricare troppo lo stomaco;
  • mangiare lentamente;
  • masticare bene;
  • limitare il consumo di bevande gassate e zuccherate e alcol, che a differenza di quanto si tende a credere non aiuta a digerire ma, al contrario, irrita lo stomaco e ne rallenta lo svuotamento;
  • contenere le porzioni;
  • non eccedere con gli alimenti grassi o ricchi di zuccheri;
  • portare in tavola i cibi che favoriscono la digestione, come finocchi, carciofi, ananas e peperoncino.

Queste accortezze ti aiuteranno a limitare i danni se, dopo pranzo o dopo cena, non riesci a non cedere al sonno e ti abbandoni subito tra le braccia di Morfeo!

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